Ho ripercorso quello che ho scritto in questi due giorni e mi sono incazzata ... la solita, prevedibile, deriva politica sociologica si impossessa di me, senza che io me ne accorga. Devo smettere, devo smettere, devo smettere. Per diventare una ragazza normale è necessario che io mi allontani dalla mia formazione e che cominci a guardare ogni cosa attraverso lenti diverse.
Comincerò adesso con una ricetta di cucina. La cucina è politicamente corretta, al massimo puoi scassare la minchia citando solo ingredienti equi e solidali piuttosto che a chilometro zero, ma è ben poca cosa rispetto a quello che invece puoi combinare parlando di scuola o formazione o letteratura o Maurizio Costanzo Show.
Parto con la mia ricetta dunque. E' la ricetta della pasta al pomodoro. Si prende l'acqua e si mette a bollire salata. Su un altro fornello di mette una padella con olio e aglio ( uno spicchio) e si fa soffriggere. Quando sfrigge abbastanza ci si versa dentro il pomodoro ( come vi pare, pelati, polpa, pezzettoni, passata, artigianale, industriale, con pezzi di dita dentro non me ne fotte niente, purché sia rosso e sappia di pomodoro). Si fa cuocere per qualche minuto, salando. Poi si schiaffa dentro la salsa qualche fogliolina di basilico e si cuoce la pasta nell'acqua. Quando la pasta è cotta di condisce col sugo e si mangia.
Va bene così?
Tiro un sospiro di sollievo ... ho scritto una stronzata ma non me ne lamento. Almeno non ho scritto niente di impegnativo. Dopo la ricetta è necessario che io illustri i risultati del mio piatto. Per essere normale devo averlo cucinato per qualcuno ... comincio:
Che bella la cenetta di questa sera ... ho comprato pomodorini freschi nel negozio sotto casa e ho pensato di preparare una ricetta base della dieta mediterranea. Non mangio molta pasta da quando lavoro anche il pomeriggio ( non lavoro ... lo so ma non rompete il cazzo. Devo fare finta di essere normale). Anche il mio LUI ( ...sigh ... le dita non mi vanno ma mi sforzo) lavora e il tesorino, quando torna da lavoro, è stanco morto. E' bello preparare una cenetta per noi due soltanto. Non serve molto, basta mettere qualche candelina, profumare l'ambiente, sorridere e preparare piatti colmi di gioia. Ho preparato la mia pasta e quando lui è tornato abbiamo mangiato di gusto ogni cosa...GNAM GNAM ( non può mancare). Abbiamo accompagnato tutto con un vino rosso e alla fine, io ero già brilla e non ho potuto nemmeno fare i piatti ... che ridere che mi viene a pensarci ( che mongola che sei). Li ha fatti lui i piatti mentre io fumavo la mia sigaretta in balcone perché altrimenti la casa puzza e non mi piace ( certo certo ...io lo faccio sempre, infatti non abito dentro un posacenere ... NO). Alla fine ci siamo scambiati tanti bacini e la pasta al pomodoro non è avanzata per niente. Che bello cucinare ... mi sento utile facendolo, il miracolo della cucina è che puoi preparare piatti davvero buoni con poche cose. Non serve mica andare al ristorante ... No. A casa è meglio, è più intimo e mangiare bene ( sta arrivando la puttanata luoga comune più profonda del mondo) non so a voi ma a me fa venire strani pensierini ...;))) E anche al mio lui ( significa che hanno trombato dopo mangiato). E così non abbiamo sparecchiato e ho pensato che devo cucinare più spesso ;)) ( significa che il tizio gliel'ho ha somministrato per bene dopo aver cucinato quindi lei è felice)
Io dovrei scrivere sempre robe di questo tipo ... CAPITE???
Nessun commento:
Posta un commento