Pin Punx - Pelin Santilli

lunedì 24 gennaio 2011

Una sana randellata per Ruby, al posto di una casa famiglia.

Una madamigella lobotomizzata come me non si scandalizza davanti all'ovvio, non prova vergogna quando qualcuno esprime i suoi bizzarri gusti sessuali, una madamigella lobotomizzata come me fa volentieri a meno di facili moralismi. Eppure qualche parola, sempre a livello personale, sullo scandalo delle fanciulle e il vecchio mi viene da dirla.
Non tanto per questioni politiche, è chiaro che nessuno, in questo paese, ha a cuore le elezioni e nemmeno il maggior partito di opposizione - come ama chiamarsi - ha impellente questa necessità, quanto per una piccola analisi socio culturale di quanto è accaduto.
Parlerò chiaramente senza troppi fronzoli: non sono mai stata una "santarella appiccicata al muro", non mi è mai interessato il consenso altrui né avere dalla mia parte maggioranze di consensi, in sintesi ho condotto la mia vita sempre come IO volevo che andasse, sforzandomi di disilludere ogni aspettativa che non fosse la MIA. Questo dovrebbe sgombrare il campo da ogni tipo di critica scontata riguardo al presunto moralismo che anima la critica.
Quando ho cominciato a leggere dell'inchiesta, a vedere foto, battute, a leggere lettere - assai veritiere - in cui si chiedevano le dimissioni di improbabili consigliere regionali part time e Maitresse a tempo pieno ho avuto conati di vomito.
Conati certo! Si perché ciò che si cela dietro questo scandalo è la solita vecchia stancante ipocrisia dei vecchi che non scollano il culo dalle poltrone. Avete ben capito! E' tutto un fatto di potere questo: di una parte che crede di poter comprare tutto col denaro e dell'altra che per averne si prostituisce. Ma come si prostituisce? Bhè, lo fa nella maniera più scontata possibile, lo fa vivendo in gruppo dentro appartamenti pagati persino nelle bollette, lo fa girando con SUV inquinanti quanto brutti, con borse giganti, capelli piastrati, Jeans a vita bassa e insomma riassumendo tutti i cliché del caso, tutti i cliché che 30 anni di tv ci hanno propinato. E lo fa, sentite bene, non tanto per non morire di fame bensì per comprare il televisore - credo al plasma - ai parenti! Udite udite! Queste signorine, che non sono affatto povere né sfortunate, né picchiate da piccole - non credo ad una sola parola di quelle dette dalla nipote di Mubarak - queste signorine e cito alcune intercettazioni "Non hanno voglia di cercarsi un lavoro da mille euro al mese". Ecco amici! Questo è il punto ... non hanno voglia di nuotare nel mare indistinto in cui, questo sistema gerontocratico, getta i minori di 50 anni! E allora cosa fanno? Allora scimmiottano Edwige Fenech - cui non sono degne di legargli nemmeno i calzari - e attrezzano balletti ovvi per quattro vecchi bavosi. Non mi interessa qui criticare il Premier, a mio parere qui c'è un problema di sanità mentale, lui non sta bene. Quando devi occuparti di mandare buste a destra e a manca, a far rilasciare caste minorenni dalle questure, beh a mio parere il tempo che ti resta per occuparti del resto è assai poco.
Ma lasciando da parte il Premier che se fosse dipeso da me e non da D'Alema non sarebbe nemmeno arrivato a candidarsi, vorrei rivolgermi alle ragazze. Finiamola una volta per tutte, noi donne che ogni giorno lottiamo per essere come siamo, spesso scontentando tutti, di provare pena per loro! Non meritano pena, né comprensione! Loro assentono alla doppia morale di una politica che intercetta i voti dei cattolici e tra le lenzuola compie i peggiori festini, loro assentono all'italica abitudine di considerare le "donne" come puri ornamenti. Loro acconsentono allo strapotere di vecchietti erotomani con un'idea fascista della scuola, dello stato e della cultura.
Io per loro provo odio! Si, proprio per loro! Ognuna di noi è libera di comportarsi come vuole ma proprio loro, con la facilità di guadagni che hanno, cancellano anni di emancipazione, anni di liberazione, anni di lotte culturali da cui nemmeno adesso possiamo tirarci fuori. E provo odio profondo perché sostengono un sistema di dicotomie, perché hanno la loro parte fenomenica nelle ministre, nelle consigliere, nelle belle donnine che siedono sugli scranni e che sono pronte a far passare tagli omicidi alla scuola e all'università per misure meritocratiche! Coloro che scrivono di questi argomenti, in maniera critica, dovrebbero smetterla una volta per tutte di fare da assistenti sociali o peggio di ritenere questo episodio come un inutile gossip ... in questo episodio c'è tutta la decadenza morale di un paese che strumentalizza le donne solo in funzione del maschio forte, c'è tutta la decadenza di un'opposizione autoreferenziale che è corresponsabile e c'è tutta la marcescenza di una Chiesa bigotta e bacchettona, prona ai benefici finanziari che emette assoluzioni a seconda del trattamento che riceve nelle varie Finanziarie. Ma soprattutto, in questo scandalo, c'è tutta la tristezza di chi ha sempre cercato di superare la morale comune e di combattere per una maggiore libertà e si ritrova mignotte ipocrite senza alcuna vocazione a fare le consigliere regionali con stipendi di 12.000 euri al mese. Quindi W CICCIOLINA e il coraggio delle proprie azioni, sempre quando sono libere e non sottomesse a vecchietti con surrogati tricologici al posto dei capelli e a volte, più che la compassione, più che il recupero, più che le buone intenzioni sarebbe necessaria una randellata bella, buona e decisa!

lunedì 3 gennaio 2011

Io non sono fascista.





Ieri ho preso una cantonata epocale!
Postando il mio scritto su una pagina sinistrissima mi hanno dato della fascista. Ho letto e riletto quanto scritto ma non ho trovato nulla di fascista. A meno che i fasci non chiamino Mussolini "nano panzone" e i sinistri ritengono positiva la figura dell'uomo baffuto, fautore della Bicamerale.
Mi sono scervellata a pensare e ripensare, non ho trovato risposte se non quelle, sceme e solite, che traggono dalla stupidità del genere umano consolazione per ogni tipo di incomprensione. Ho ricevuto insulti come "zoccola fascista", hanno guardato il mio profilo irridendomi ( vagli a dare torto), hanno scritto "mmm quanta cultura" e poi uno, un piccolino si è chiesto: "Ma le piace Annozero però ..."
Ecco ... però non è che forse non sono fascista? Non è che a forza di ballare le Tarante sono loro che si sono bevuti il cervello? Insomma mi sono posta miliardi di domande ma nessuna risposta era adeguata. Fatto sta che, ancor più di prima, comprendo perché la sinistra perde voti. Non li perde tra quelli iscritti alle pagine, né tra i moderati, né tra gli alternativi obnubilati da cultura stereotipata. No! Li perde proprio tra quelli come me, politicamente schierati ma socialmente non collocati, tra quelli che fanno fatica a riconoscersi in una cultura monolitica, tra quelli che non ritengono Saviano un eroe nazionale, tra quelli che Pasolini lo citano con parsimonia perché sono anti-dogmatici,tra quelli che la prepotenza è un difetto bipartisan, tra quelli che tra Che Guevara e Gaetano Bresci preferiscono il secondo al primo.
Perché se dici di essere di sinistra non puoi accontentarti del pezzo di MCR " Mia dolce rivoluzionaria" non puoi, siccome "la risposta è più complicata", accondiscendere alle mostruosità di questo sistema che taglia teste come si estirpano peli superflui; non puoi, come una pecora, condannare e annullare la violenza né tanto meno esorcizzarla facendo finta che non esista. Ecco ...nella calma dei post che leggo, nelle citazioni sempre ecumeniche che vedo in giro, nel pacifismo che poi è pacifizacione ( grazie Danilo) che tende a risolvere il conflitto in maniera coatta, nelle parole miti, nei ragazzotti che credono che la vita si risolva prendendo ordini da federazioni, in tutti coloro che condannano gli altri perché " IO almeno combatto, tu non fai nulla" io vedo un pericolo grandioso. Vedo il sistema vecchio che ha allungato i suoi artigli ai giovani, li ha genuflessi al sistema, li ha collocati in una nicchia generazionale che verrà presto abbandonata (è già pronta la frase: chi non è comunista a venti anni non ha cuore, chi lo è a trenta non ha cervello), ma soprattutto vedo il tentativo di tenere in vita istanze morte. Non morte perché inutili ma ammazzate dai loro stessi rappresentati politici e loro, quelli per cui è "fascista" tutto ciò che diverge dal loro pensiero, altro non sono che pedine di questo paese gerontocratico e nepotista che pretende di fare rivoluzioni a suon di trilli su messenger. Che anzi fornisce loro l'illusione delle rivoluzione ma gli spezza le ginocchia prima ancora che possano alzare la testa.

sabato 1 gennaio 2011

Racconto Horror di invalidi bavosi, uomini strabici, comunisti alla moda e vecchietti hitleriani con le scarpe di Prada...

Tu non vuoi fare la terrorista, certo che non vuoi! Ogni giorni ti trattieni dal picchiare chiunque ti venga a tiro perché la civile convivenza è una cosa importante: te lo hanno insegnato da piccola, te lo hanno detto a scuola, c'hai passato notti sui libri sulla democrazia e la convivenza, tu la violenza - anche se non la schifi - devi comunque ripudiarla.
E allora io ripudio la violenza e tacito il mio senso di ribellione però mentre scortico un agnello tenerissimo, dopo la nottata concitata in preda a liquidi nocivi, appare in televisione un manipolo di bestiole, di quelle che ci governano, di quelle che dicono che la maggioranza del paese ha votato per loro. Ovviamente appaiono anche gli avversari, quelli educati che, sempre ben al riparo da catene di montaggio e massacranti turni in fabbrica, credono con la moderazione di intercettare i voti delle fabbriche..."Ripudia la Violenza Amanda, ripudiala" mi dico e continuo a guardarla. Le ginocchia cominciano a subire contrizioni, soprattutto nella parte della rotula. Vengo presa dall'irreprimibile voglia di tirare un calcio proprio sulla tv, che vada a finire sulla bocca di uno di loro. Peccato che così romperei la tv dei miei e non mi sembra una buona idea. Allora mi calmo se seguo le faccine.
La prima è da infarto, la prima faccina è di quelle che ti fanno smarrire l'orizzonte di senso e di comprensione. La guardo e comincio a domandarmi: ma perché sono qui? Che ci faccio su questa terra? Qual è il senso dell'esistenza? Che razza di genere è il genere umano?.
La faccina è olivastra, rigonfia sulle labbra da pesce, i capelli scuri ... gli occhi sono grandi, appallati, dentro vi nuota la pupilla in una totale assenza di acume. Mi ciancia del governo - voluto dagli italiani - e dietro ha una parete rossa con foto in bianco e nero. E' informale, a godersi il suo meritato riposo dopo le fatiche del suo lavoro. Gli italiani - dice - gli italiani hanno scelto noi. Noi reggeremo, non farlo sarebbe un torto alla volontà popolare. Ripete in continuazione la parola "Italiani" come se qualcuno non lo ricordasse. Li tratta come intelligenti e minuti di capacità senziente. E io mi tuffo nel passato, quando lui e i suoi, ritenevano un nano panzone col Fez, un grande statista e facevano le marcette. Ecco ... questi sono i suoi italiani. Comincio a capire perché non fa altro che ribadirne l'esistenza. In qualche modo lo rassicurano. Se hanno voluto l'altro, vogliono anche loro. Non c'è da temere.
Mi viene voglia di smettere di mangiare e vomitare l'agnello. Non lo faccio. Appare il secondo. Il secondo è peggio del primo, ed è quello cui il primo si rivolge quando ripete "Italiani" 400 volte al minuto; il secondo infatti non si ritiene tale, secondo lui in una certa parte d'Italia - non ben precisata nei testi storici - una popolazione ferma e verace ha posto le basi per la ricchezza del paese, bevendosi le acque coloro piscio di un importante fiume. Lui e il primo stanno nello stesso gruppo, come possa accadere non saprei ma questi due - un nazionalista e un secessionista - convivono allegramente tra Bagnacauda e Coda A' a Vaccinara.
Il secondo è in una casa antica come lui, giallognola, con quadri e argenti e poveraccio anziché dargli la pensione di invalidità lo tengono senatore. Si perché il poveretto è rimasto mezzo toccato da un Ictus o forse l'Ictus ha toccato il poco che c'era da toccare e lo ha scimunito in tutto. Se voi vedeste un vecchietto invalido, che cammina male, fa bava dalla bocca, biascica le parole e ha metà della faccia contratta da una paresi lo mettereste con una bella badante? Io dico di si, per lo stesso motivo per il quale, quando fai i "Concorsi pubblici" ti richiedono "sana e robusta costituzione" altrimenti ci sono le categorie speciali ( invalidi) ...
Questo uomo qui però non sta con la badante, né in quanto diversabile, è tutelato come dovrebbe. No, lui sta al senato e spara un " VAffanculo" con la stessa frequenza con cui l'altro dice " Il popolo ci ha scelto". Oggi anche lui dice che resisteranno e se non dovesse accadere: bene! Andranno al voto. Diversamente, qualora a qualcuno venisse il testa il solito governo tecnico, milioni di padani premono già alle frontiere per invadere Roma. Lui li conosce tutti: sono i militanti del suo partito, quelli che odiano terroni e gli stranieri quindi anche gli ebrei. La prima cosa che pensano la mattina è "Siccome se pago le tasse le danno a Roma, io le tasse non le pago." Loro sono pronti ad attraversare il Rubicone, col pale e badili, per scatenare l'Inferno. Persino dalle mie parti ci sono tizi che stanno con quel partito ... persino in Terronia.
Ho concluso che non è tanto l'idea politica a definire l'appartenenza a quel partito, quanto il QI ...Quando l'omino invalido, che ha piazzato anche il geniale figlio in posto comodo comodo, ha lasciato lo schermo ho tirato un respiro di sollievo ma non era finita.
E' apparso l'altro, il leader dell'opposizione, uno con gli occhi scuri e i capelli a caschetto solo sui lati. Il viso perennemente pensoso e le parole sempre troppo poche. Era stanco, aveva le occhiaie...certo! In questi giorni si è barcamenato tra i suoi deputati e senatori che davano ragione a Marchionne. Si perché pur di lavorare - dicono loro - è bene che tolgano persino la pausa per andare a pisciare in bagno ... Quindi il leader, dovendo praticare il solito cerchiobbittismo, non ha detto UNA parola su Marchionne. Ha detto solo che " così non si può andare avanti" e io ho pensato che davvero non è possibile. Non si può andare avanti con ex comunisti ammanicati coi cattolici e con confindustria, con gente baffuta che parla dei "cittadini" come di una riserva rara, come risorsa ... certo certo... Una RISORSA? Io sapevo che erano i protagonisti, attori primari nel processo democratico. Ma va bene anche questo, d'altronde l'unica impresa degna di nota da parte di eventuali rivoluzionari sarebbe lo scambio di ruolo. Il leader e i suoi amici alla catena di montaggio con le misure imposte da quell'altro col pull over e gli operai della FIOM in parlamento. Ma sto sognando ad occhi aperti.
Ero oramai arrivata all'insalata quando, questo quadretto di felicità si è concluso col momento apicale. E' apparso un omino tedesco, di bianco vestito, con gli occhi diabolicamente espressivi e le scarpine di Prada a dire che "Il Laicismo è un pericolo per il paese". Da alcune settimane non la smette di dire scemenze, ha anche detto che "Gli atei sono come i nazisti ( proprio lui)" e che "i Cristiani sono i più perseguitati al mondo" ... i cristiani ... i cristiani...questa allegra combriccola di preti e militari che, nel passato, hanno rotto in cazzo persino in Cina quando nemmeno era certo che la Cina esistesse...
Ingoio il mio finocchio con la voce del germanico, in passato persino appartenente alla gioventù hitleriana, nelle orecchie. Mi verrebbe da richiamare in vita lo spirito di Thomas Muntzer e di mettere su una bella banda brigantesca di contadini assassini e ladri per impiccarli tutti davanti alle loro chiese, ma ahimé lo spiritismo ultimamente non funziona più come una volta.
Riassumo nella testa le ultime 4 facce: uno strabico mononeuronico, un invalido bavoso e volgare, un tizio che dovrebbe essere di sinistra in teoria, ma siccome il paese ha bisogno di lavoro, in pratica va bene anche far ripiombare il paese all'epoca della Prima Rivoluzione industriale, e infine un vecchietto che crede agli zombies, uno che, tra tutte le cose contro cui potrebbe scagliarsi, si scaglia contro un principio sancito dal quel libricino li...come si chiama? Dai su, quello che hanno scritto dei tizi dopo il nano panzone, su aiutatemi, una Carta vecchia, si certo l'hanno scritta nel 1948 ...
Oddio oddio ecco si si chiama Costituzione.
Ah ecco si ... che tra le altre cose, l'invalido, ogni volta che parla, commette un reato contro di essa ma che volete che significhi? Loro c'hanno la volontà del popolo dalla loro parte, il tizio con gli occhi indipendenti dal resto pure, il comunista industrioso invece gli piacerebbe rispettarla però c'ha un altro tizio nel partito ( sempre quello coi baffi) che con una bella Bicamerale voleva anche rifondarla e infine il tizio di bianco vestito, che crede nella teocrazia ( ...non c'è solo il tipo iraniano ad essere fuori di testa ...)e che con la sua stessa esistenza e col suo potere politico, inficia il significato stesso della carta.
Ecco dunque che io non dovrei essere violenta ... no affatto.
Ieri abbiamo dormito in 5 in un letto: eravamo tutti laureati, su 5 tre erano disoccupati con contratti in scadenza, le altre due lasciamo perdere...abbiamo tutti meno di 35 anni.
p.s. la media anagrafica dei personaggi che ho citato è sempre al di sopra dei 50 ...
Quest'anno ho lanciato raudi ... era solo un'esercitazione ...

No Pinocchi, si scimmiette.

Da qualche anno a questa parte, passo il Primo dell'anno in completo stato di nullità encefalogrammatica ...
Per quale assurdo motivo? Dovrei ripercorrere tutti i bicchieri che ho scolato fino a crollare sul microscopico divano, vicino al camino. Anche adesso i miei occhietti fucsia si chiudono e le mani non azzeccano i tasti esatti; nonostante mi sia fatta una doccia con ettolitri di bagnoschiuma e litri di profumo, il puzzo dello Jeger mi aleggia attorno. Porto questa nuvola mefitica con me ovunque, a tratti arrivano zaffate e mi rendo conto che persino la mia cute emana sulfurei spruzzi...
Ho riflettuto sul senso del Capodanno ma non riesco ad andare oltre quello che vedo: vedo una combriccola di cervelli funzionanti (io e i miei amici) che cercano, in ogni modo, di diminuire la quantità dei loro neuroni attraverso la tortura del super alcool. A me il super alcool non piace ma ieri il boccione di Jack era nume tutelare della dimora e oltre a lui, quintalate di roba da mangiare, ma proprio tante e avrò sparato venti raudi in strada, rubandoli tutti a mio fratello incredulo. Poi sono crollata ... Allora che senso ha questa festa oltre a quello di farsi aumentare il punto vita e i trigliceridi nel sangue? Io non riesco a trovarlo ma so per certo quello che NON voglio più da oggi in poi.
1)Non voglio pinocchi che mi girano attorno con discorsi inconcludenti.
2)Non voglio continuare a pensare ai pinocchi.
3)Non voglio essere triste, nemmeno per un'ora, perché ne ho abbastanza di incazzarmi per il paese in cui vivo.
4)Non voglio l'ipocrisia di gente da cui mi sono-finalmente-liberata.
5)Non voglio fumare più e ho quasi deciso che, terminati i pacchetti smezzati, non ne comprerò altri. Come ciò possa conciliarsi col non essere triste non lo so ma ci provo lo stesso.

Come programma è pretenzioso ma niente di impossibile. Non voglio, soprattutto pensare, di essere io quella sbagliata e gli altri quelli giusti.E non voglio che sia vero l'assunto per cui ci si innamora una volta sola nella vita. Direi che c'ho voglia di un uomo fisso, forse anche due, anche tre purché siano fissi insomma ...e quando capiterà non gli farò conoscere le mie amiche né gli permetterò di trascorrere il capodanno con noi. Perché noi siamo uno zoo di pazze furiose che saltellano ubriache come le scimmie con le liane e quando capita, tiriamo fuori certi discorsi che farebbero impallidire Alister Crowley.
Ecco ciò che farò: smetterò di fumare, non puzzerò più come uno scaricatore del porto di Marsiglia, mangerò da dieta e mi cercherò un lavoro serio che non abbia a che fare con Marie Stelle e cretini vari.
Ma soprattutto continuerò a vedere le mie amiche perché senza di loro sono una scimmietta sola, con loro mi sento in gruppo ergo più forte.
Ultimo pensiero va ad un certo pinocchio che non deve più fare parte della mia vita, un tizio strambo e bono che mi prende la pancia e qualcos'altro. Un grande maleducato che non mi ha nemmeno mandato un messaggio augurale. E si può perdonare quasi tutto ma la maleducazione NO.
Buon 2011 senza Saturno care scimmiette.

giovedì 30 dicembre 2010

Le immagini del Blog

Devo assolutamente scrivere due parole per le immagini che Pelin Santilli mi ha gentilmente prestato. Devo perché amo le sue bamboline sanguinarie e visionarie e me ne innamorai a prima vista, proprio tramite web. Non immaginavo che qualcuno potesse disegnare con tanto acume la forma dei miei pensieri. Non sono una critica d'arte, sono solo una tizia che guarda con interesse e legge con interesse ogni nuova proposta, sono io stessa una specie di nuova(vecchia) proposta e le visioni di Pelin mi hanno folgorato. Ricordo quando è accaduto: ero sui monti, con la neve che arrivava a metà polpaccio e i termosifoni spenti perché la proprietaria tendeva al risparmio. Annoiata mi dividevo tra la necessità di fare ordine a casa e quella di sbracarmi a letto col pc sotto le coperte ( non seguo la TV ma nemmeno ne avevo una all'epoca). Poi in bacheca apparve la bambolina e spalancai gli occhi; per tre ore ho scorso tutte le foto della pagina, una dopo l'altra, facendo attenzione ad ogni particolare e non smettevo di entusiasmarmi. Si, perché nelle bamboline curvilinee e sensuali, con cicatrici e denti aguzzi rintracciavo una parte di quello che ho sempre pensato riguardo a tutte le forme di produzione artistica ovvero che esse non devono compiacere ma interrompere. E Pelin interruppe il mio annoiato pomeriggio montano, trasportandomi nel mondo fantastico delle sue creature. Guardavo a più riprese: dapprima mi sembravano figure normali, poi da vicino cominciavo a notare corde, strumenti di tortura, cuciture ai colli e ai polsi, mostriciattoli ai piedi, il tutto annegato nei colori acidi dei CARIOCA. Quando gli chiesi come li faceva, lui rispose semplicemente: coi pennarelli Carioca e li rischiai di svenire perché era la mia idea perfetta di letteratura e arte in generale. Un'idea che parte dalle cose semplici, come dai periodo brevi e arriva all'interruzione del respiro. Senza edulcorare niente, con maniacale attenzione ai più fastidiosi nei, senza abbrutire né metterci dentro giudizi di buonismo morale. E il risultato è grandioso, perché queste bamboline con gli occhi enormi, 4 braccia, le vagine in mostra e le occhiaie ancor più grandi sono meravigliosamente vere. Sono la bellezza delle "robe strane" ( così le chiamo io), dei pugni allo stomaco, di tutti i viaggi nella mente di ciascuno. Eppure, in questo paradiso di mostriciattoli dai colori acidi non ci si sente estranei, non si ha paura ...si vorrebbe anzi piombarci dentro, tra vermetti e frustini, gambe che escono dalla testa e teste mozzate che restano a posto.Non serve l'edulcorazione, non serve nemmeno raccontarci storie e volgerle a nostro favore, cercandoci dentro ragioni o collegamenti. Serve guardare con gli occhi le cose e vederci dentro la perfettissima stranezza. In fondo proprio questo mi piace di lui, la perfetta stranezza delle immagini che sono più vere del vero, perché sono semplicemente ciò che siamo dentro. Non tutti ovviamente dentro sono così, alcuni saranno realisti, altri astratti ma io, essendo una madamigella lobotomizzata, sono proprio così!

mercoledì 29 dicembre 2010

Un paio di suggerimenti per resistere al massacro...







Mia nonna ripeteva, in continuazione in questi giorni, " Puzza strapassà 'ste feste" ovvero "possano passare velocemente queste festività natalizie" e prima mi sono trovata a ripeterlo ad altra mia cara amica. E' un po' che non faccio altro che rincuorare gente via telefonica, eppure non è che la mia vita brilli per divertimento ( come ho scritto io devo preparare una rivoluzione, mica 'sto qua a controllare il sito di Vogue per capire se l'anno venturo saranno in auge le scarpe con la punta tonda o ovale...), ciononostante sono sempre tanto cara e tiro fuori cazzate dal mio cappello, ogni volta, al momento giusto. Ho notato che ci sono un paio di aspetti di queste giornate che mettono in crisi. Per andare in crisi però, devono essere rispettati dei punti fermi. Saranno anche scontati ma se alcune ancora si struggono vuol dire che non lo sono poi tanto.
Il primo tra tutti è il concetto di festività: E' festa, è vacanza, che fai? Con chi fai Capodanno? Che t'hanno regalato a Natale, che hai mangiato? A questo gruppetto di domande insidiose come la febbre terzana si fa buon viso a cattivo gioco, si risponde educate ma dentro brucia il sacro fuoco del "vaffanculo" che vorrebbe divorare l'interlocutore e chiunque sia nel suo raggio d'azione. Parrebbe obbligatorio essere contenine e sceme a Natale ma l'unica differenza - seria - tra il Natale e il Capodanno e il resto delle giornate è che qui ti ubriachi con l'ombretto, il resto dei giorni invece senza trucco e senza tacchi. La Festa è un concetto soggettivo: io ho sempre amato i bottoni-ad esempio - e gioisco quando ne vedo uno. Non obbligo ad gioire tutti gli altri quando c'è un bottone in giro. Perché dovremmo sentirci obbligate a ridere e agghindarci per Natale etc? Non ha proprio senso tanto più che, se si riduce la festività al puro ambito fenomenico -cazzo che cervello che sono - vi accorgereste che questa festa è solo un consumo triplicato di energia elettrica... il NATALE care mie, sono solo le lucine fuori. Mica perché è Natale i maschietti diventano tutti intelligenti? Mica perché è Natale trovate lavoro, se siete disoccupate? Mica perché è Natale, all'improvviso la nostra società diventa meritocratica? Mica perché è Natale la Gelmini si pente e si ritira a vita privata e con lui il nano?
Insomma care amiche, con un briciolo di attenzione capireste che a Natale è tutto uguale a sempre ergo non siete tenute a fare il bilancio della vostra vita!
Arrivo al secondo punto - che ha martoriato anche me nei giorni scorsi - ovvero la bella trovata tradizionalista, di far capitare il Natale proprio durante l'ultimo periodo dell'anno. Ma cazzo dico io ... non potevano metterlo a caso in un altro periodo? Non possono farci subire prima lo stress de " La festa da passare in famiglia ( quando non ce l'hai ... e non dico altro) " e poi lo stress de "La fine dell'anno" perché è ovvio che una cominci a fare bilanci. E allora passi in rassegna i fatti, le opinioni, gli eventi e, se ti trovi ad avere stress, è perché evidentemente il bilancio non è positivo.
Ecco care...riflettiamo sul concetto di " BILANCIO" ... ma chi cazzo l'ha avuta 'sta trovata di applicarlo all'esistenza? L'esistenza sfugge dal concetto di bilancio, perché un bilancio ha un inizio e una fine, delle uscite e delle entrate ma la vostra vita, care, proprio NO. Certo che no a meno che voi non vogliate condurre la vostra esistenza come si conduce un'azienda e allora tirate pure fuori il registro Buffetti e cominciate a leggere. Voglio dire che il percorso è continuo e non si può frammentarlo nel piccolo spazio di un anno, è assai controproducente e non serve a niente. Quindi fare bilanci non è né utile né tanto meno obbligatorio ergo Fottetevene pure e affidatevi al santonismo tradizionale delle vecchie nonne per cui " ciò che non succede in un anno, succede in un giorno" ( mai creduto ma a volte è bene gingillarsi nel rincoglionimento mentale).
E qui arriviamo al punto dolente del discorso, al lapillo incandescente, al piccolo e brutto mostriciattolo nero che gracchia e che noi facciamo di tutto per non ascoltare ... o perlomeno fingiamo di non ascoltarlo: dentro di noi l'eco risuona di continuo.
Qual'è la risposta che ci diamo quando proviamo SPLEEN- non saprei come altro chiamarlo- a Natale e Capodanno? Senza fare le femministe al 50 per cento solo fuori, ammettiamolo! Pensiamo: lo passo di merda perché non c'ho un cencio di uomo che mi si fila...
ECCOLA FINALMENTE LA VERITA' RIVELATA!!! Eccolo il motivo per cui le festività istigano alla morte autoindotta per impiccagione! Eccolo l'arcano impavido che non manca mai di svelarsi, ogni tre giorni, a tutte noi, mature signorine in balia delle feste...
IL CENCIO DI MASCHIO è il problema!Si perché in questi giorni, tra panettoni e zamponi, ci si sente molto sole e deficienti quando, in giro, si incontrano parenti amici, ammogliati e figliati, ci si sente handicappate nel vero senso del termine, quando si gioca a tombola senza avere un omino a fianco che tifa per te e ti aiuta a dividere le vincite o se perdi ti dice: " Tesoro non preoccuparti, sei fortunata in amore tu ( ripeto non mi vanno le mani ...)
Diciamolo chiaramente: è la presenza o assenza ( perché a volte c'è o c'è stato ma è assente nei fatti) del MASCHIO ( inteso in questo senso da puro animale da compagnia) che ci causa tremebondi scombussolamenti. E allora via a pensare a come sarebbe stato se " lui fosse stato qui con me", "Se non ci fossimo lasciati", " Se non avessi insistito così tanto...", "Se mi fossi accontentata" fino al " Se solo avessi dato il mio numero di telefono all'albanese che è venuto ad aggiustarmi la doccia ..."
Ma care amiche mie ... pensateci bene: se siete arrivate a Natale da sole un motivo ci sarà e non c'è motivo negativo in questo. Non è accaduto perché siete delle cesse incommensurabili, o perché siete stronze all'ennesima potenza ( fosse vero noi non dobbiamo mai pensarlo). E' accaduto semplicemente perché le cose non andavano come dovevano. E allora: se le cose andavano male anche a Settembre o Ottobre, se la situazione era una situazione del cazzo da sempre, perché a Natale dobbiamo struggerci così tanto? Lo vedete che è solo una pippa mentale assurda?
Ma era meglio essere in due che da sola, qualcuna penserà ... e allora io rispondo che se il problema è un problema di compagnia per il gioco della Tombola o perché non c'è più chi ti scarrozza in giro per le case dei parenti ... beh un cane e un extracomunitario patentato espletano bene le funzioni di cui avete bisogno.
Per quanto riguarda poi la sottile, dolorosa, presa di consapevolezza che "Un uomo mi servirebbe anche malandato adesso perché lui, anche se mangio come un porco, mi vuole bene lo stesso" amiche care vi dico subito che non va bene. Certo che No! Un tizio che vi sopporta quando vi strafogate mezzo porco, solo perché è abituato a stare con voi, anche se tutto va a puttane e a Natale vi accompagna, non vi vuole bene lo stesso. Magari si ma finirà a tirarsi seghe su you Porn o a colmare il suo deficit erotico col calcetto...e questo che volete? Volete un cicisbeo a qualunque costo che accetti tutta la vostra depressione natalizia e quindi va bene anche se non è quello giusto? Ah care amiche ...così proprio non ci siamo!!!
Per il resto amiche care, tutti gli altri problemi sono secondari...ovvero: mancanza di lavoro, turni fiat da negriere, crisi economica ... Si perché se, oltre a quanto detto sopra, siete disoccupate, precarie, titolate e inculate dal sistema, oltreché appunto Single ... posso dirvi di non temere.
Non siete sole, il mondo è pieno di sfigate come voi che scrivono blog coi fili spinati! Anzi, grazie a tutte quelle come voi, potete ben sperare che un giorno tutto questo cambierà. Oppure, affidandovi alla solita e già citata saggezza popolare ...potete fare del Male comune, mezzo gaudio!!!

Coppole e Colbacchi.

Ah ... questa mattina sono uscita presto. Il sole splendeva gelato come fa solo in inverno. Ho passato la prima mezz'ora sdraiata a farmi bella e il resto a passeggiare con vecchia amica precaria anche lei. Che belle che eravamo, in mezzo al resto del mondo. Entrambe vestite di scuro, tutte e due con cappotti stretti e cappelli - lei coppola io piccolo colbacco - sembravamo due attrici di film francesi. Quei film che non mi fanno assolutamente ridere né piangere, insomma quelle robe tipicamente francesi, ordinate, misurate, discrete, folli fin nel midollo. Si, perché io e lei, siamo due precarie dell'anima, trasferite a forza nel freddo nord frontaliero e passiamo i nostri anni appese alle decisioni di qualche ministro incompetente. E quando passi la tua vita in questa maniera - prima di decidere, come ho deciso, di cambiare lavoro - la vita ti fugge di mano e ti ritrovi, l'anno dopo, dov'eri l'anno prima e spesso col mutamento della tua sede, muta anche la tua situazione emotiva e sentimentale. Eravamo sorridenti e fumatrici, incappellate e con qualcosa di fuori dal tempo. Ecco, un'altra caratteristica di noi precarie è che siamo fuori dal tempo: per un accessorio, un'espressione del viso, una combinazione cromatica dell'abito, sembra sempre che siamo cadute nell'armadio. Fino ad un certo punto facevo sana la mia amica. Lei è una tosta e dritta, secca e risoluta, insomma il contrario di quella che sono io ( anarcoide persino nella sbambatura della ceretta) poi è accaduto qualcosa che mi ha irrimediabilmente convinto che lei non era sana come credevo.
Da tempo mi ero accorta che nascondeva un delirio latente seppur misurato come il taglio dei capelli ma poi ... poi è successo.
Il suo telefono squillava di continuo mentre io annegavo il naso nella tazzetta di espresso e lei ha cominciato a sbuffare. " Che succede?" ho chiesto e lei mi risponde " Questo è Pippo ..."
Sorridendo perché lei conosce sempre tizi dai nomi improbabili dico: " E non rispondi?"
E lei: " Non voglio ..." Viene fuori che questo Pippo è un omino piattola che ha conosciuto in una sessione estrema di ( sesso direte voi? Macchè) volontariato. Mi dice: " Non è perché è invalido ...è che mi perseguita. Mi chiama in continuazione, come se fossi il telefono d'ascolto."
La guardo e rido, le rispondo: " Avresti bisogno tu di un centro d'ascolto ..." Ridiamo assieme ma il tipo non molla: chiama la terza, la quarta, la quinta volta col numero nascosto. Si decide a rispondere dopo che io mi sono rifiutata di farlo. E ... si attappa il naso. Mi dice: " Camuffo un po' la mia voce così ..."
La vedo adulta, col cappellino chic, le due dita che tappano il naso, stringendolo e la sigaretta che fuma nel posacenere. Scoppio a ridere perché, nella mia vita di esperienze liminali, non ho mai visto una che si tappa il naso per camuffare la voce. Solo nei film francesi appunto ...
Fortuna che non era Pippo, era altra precaria - la terza - che chiamava dandole gentilmente dell'handicappata, perché non riusciva a guidare fino nelle Marche.
Prima di ripartire la mia amica mi dice: " Andiamo a San Marino per il capodanno?"
Resto stupita. " Che cazzo c'andiamo a fare a San Marino?" e lei, con gli occhi luccicanti e fieri della sua trovata mi risponde: " Andiamo in qualche casinò, ci saranno a San Marino i casinò ..." Resto a pensare per qualche secondo e le chiedo che cazzo ci fa lei con un casinò. Ovviamente mi fornisce un'esauriente risposta, nel suo stile. " Vado a beccare qualche giocatore...se riesco potrò fottermene della ministra e del fatto che, l'anno prossimo, resto senza lavoro ..."
Concludo che la sua non è un'idea malvagio. D'altronde è carina e chic ma poi rifletto ancora e noto che siamo fuori tempo per beccare qualche riccone col vizio del gioco. Le dico: " Ma cazzo ... siamo grandi, vanno le minorenni in questo periodo..." e lei, per niente sconvolta dalla mia pur esatta deduzione, mi risponde: " E ... si è pure vero. Ma qualcuno che si fila quelle grandi c'è sempre ..." e sorride.
Quando sono tornata a casa, al caldo, ho pensato che potevo annunciare una bomba al ministero...proprio sotto il culo di Maria Stella ... e per farlo, mi sarei tappata il naso.