Da qualche anno a questa parte, passo il Primo dell'anno in completo stato di nullità encefalogrammatica ...
Per quale assurdo motivo? Dovrei ripercorrere tutti i bicchieri che ho scolato fino a crollare sul microscopico divano, vicino al camino. Anche adesso i miei occhietti fucsia si chiudono e le mani non azzeccano i tasti esatti; nonostante mi sia fatta una doccia con ettolitri di bagnoschiuma e litri di profumo, il puzzo dello Jeger mi aleggia attorno. Porto questa nuvola mefitica con me ovunque, a tratti arrivano zaffate e mi rendo conto che persino la mia cute emana sulfurei spruzzi...
Ho riflettuto sul senso del Capodanno ma non riesco ad andare oltre quello che vedo: vedo una combriccola di cervelli funzionanti (io e i miei amici) che cercano, in ogni modo, di diminuire la quantità dei loro neuroni attraverso la tortura del super alcool. A me il super alcool non piace ma ieri il boccione di Jack era nume tutelare della dimora e oltre a lui, quintalate di roba da mangiare, ma proprio tante e avrò sparato venti raudi in strada, rubandoli tutti a mio fratello incredulo. Poi sono crollata ... Allora che senso ha questa festa oltre a quello di farsi aumentare il punto vita e i trigliceridi nel sangue? Io non riesco a trovarlo ma so per certo quello che NON voglio più da oggi in poi.
1)Non voglio pinocchi che mi girano attorno con discorsi inconcludenti.
2)Non voglio continuare a pensare ai pinocchi.
3)Non voglio essere triste, nemmeno per un'ora, perché ne ho abbastanza di incazzarmi per il paese in cui vivo.
4)Non voglio l'ipocrisia di gente da cui mi sono-finalmente-liberata.
5)Non voglio fumare più e ho quasi deciso che, terminati i pacchetti smezzati, non ne comprerò altri. Come ciò possa conciliarsi col non essere triste non lo so ma ci provo lo stesso.
Come programma è pretenzioso ma niente di impossibile. Non voglio, soprattutto pensare, di essere io quella sbagliata e gli altri quelli giusti.E non voglio che sia vero l'assunto per cui ci si innamora una volta sola nella vita. Direi che c'ho voglia di un uomo fisso, forse anche due, anche tre purché siano fissi insomma ...e quando capiterà non gli farò conoscere le mie amiche né gli permetterò di trascorrere il capodanno con noi. Perché noi siamo uno zoo di pazze furiose che saltellano ubriache come le scimmie con le liane e quando capita, tiriamo fuori certi discorsi che farebbero impallidire Alister Crowley.
Ecco ciò che farò: smetterò di fumare, non puzzerò più come uno scaricatore del porto di Marsiglia, mangerò da dieta e mi cercherò un lavoro serio che non abbia a che fare con Marie Stelle e cretini vari.
Ma soprattutto continuerò a vedere le mie amiche perché senza di loro sono una scimmietta sola, con loro mi sento in gruppo ergo più forte.
Ultimo pensiero va ad un certo pinocchio che non deve più fare parte della mia vita, un tizio strambo e bono che mi prende la pancia e qualcos'altro. Un grande maleducato che non mi ha nemmeno mandato un messaggio augurale. E si può perdonare quasi tutto ma la maleducazione NO.
Buon 2011 senza Saturno care scimmiette.
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